All’ISOLS, soluzioni chirurgiche sempre più sofisticate per migliorare la vita del paziente

16 settembre 2019
Dall’11 al 14 settembre 2019 si è tenuto, ad Atene, il XX Meeting dell’ISOLS (International Society of Limb Salvage). Il Meeting ha cadenza biennale e ogni appuntamento ha luogo, a rotazione, in Europa, America e Asia; nel 2021 si svolgerà Los Angeles.L’ISOLS è la società scientifica più importante al mondo nell’ambito delle ricostruzioni chirurgiche dopo resezioni dell’osso o dei tessuti molli, a causa di tumori. Più di 900 chirurghi e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo hanno puntualizzato lo stato dell’arte delle ricostruzioni degli arti e hanno potuto confrontarsi e discutere assieme dei continui progressi di questa difficile chirurgia.Tema dominante del congresso è stato il miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da sarcoma sia eseguendo interventi ricostruttivi con protesi o innesti ossei, che garantiscano maggiore durata e affidabilità, sia migliorando la funzione nei pazienti nei quali purtroppo si è costretti a eseguire interventi demolitivi.A questi ultimi è stata dedicata un’intera sessione che ha evidenziato i grandi progressi forniti dai sistemi di ancoraggio percutaneo all’osso tramite l’utilizzo di impianti biocompatibili in titanio capaci di osteointegrarsi nell’osso residuo del moncone di amputazione. A questi “fittoni” di titanio, nella parte che fuoriesce dalla cute, si possono saldamente attaccare le protesi da amputazione; il montaggio è simile agli impianti dentari, ma con dimensioni e funzioni estremamente più grandi e complesse. Questo tipo di impianti consente notevoli progressi rispetto alle protesi, con miglioramento della funzione sia in termini di forza sia di controllo dei movimenti: la qualità di vita dei pazienti migliora notevolmente, permettendo loro di praticare le attività lavorative e sportive precedenti al momento dell’amputazione.I miglioramenti continui della tecnologia e dei materiali nonché una maggiore selezione dei pazienti candidabili a queste soluzioni chirurgiche stanno diminuendo sempre più le complicazioni, prevalentemente di tipo infettivo.Anche negli interventi conservativi degli arti, le soluzioni ricostruttive dei segmenti ossei asportati sono sempre più tecnologiche. La presenza di team in cui bio-ingegneri si affiancano a chirurghi permette di progettare al computer e poi di produrre protesi ricostruttive dei segmenti ossei asportati, usando titanio trabecolare (materiale ad alta biocompatibilità e versatilità) e stampanti 3D, sulla base delle indicazioni della Tomografia assiale computerizzata. Queste protesi personalizzate riproducono, in maniera precisa, l’anatomia del paziente migliorando sia la stabilità meccanica sia la funzione muscolare. Inoltre il titanio trabecolare garantisce una maggiore durata degli impianti. Il lavoro in équipe di chirurghi e bio-ingegneri permette poi di poter pianificare meglio gli interventi, calcolando con il computer il livello delle resezioni ossee al fine di ottimizzare l’asportazione completa del tumore senza sacrificare quantità di osso più dello stretto necessario.La maggiore integrazione degli specialisti e lo sviluppo tecnologico stanno permettendo soluzioni sempre più sofisticate e di lunga durata migliorando la qualità di vita dei pazienti.[OG]
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