Cabozantinib in pazienti con sarcoma di Ewing avanzato o con osteosarcoma (CABONE): studio clinico multicentrico, a braccio singolo, di fase 2
Il punto di partenza
I tumori maligni che originano dall’osso sono neoplasie molto rare e rappresentano meno dello 0.2% di tutti i tumori maligni. I tipi più comuni comprendono il condrosarcoma (30%), l’osteosarcoma (35% circa), e il sarcoma di Ewing (16% circa). Questi ultimi due colpiscono prevalentemente bambini e giovani adulti. Diversamente dagli stadi iniziali in cui la percentuale di successo terapeutico oggi è molto elevata (70-90%), il trattamento dei pazienti con sarcoma di Ewing o con osteosarcoma in stadio avanzato resta ancora poco soddisfacente, mancando una strategia terapeutica standard. Tra i meccanismi coinvolti nella crescita di questi tumori e nella loro capacità di originare metastasi a distanza, vi sono i seguenti:- l’angiogenesi (neoformazione dei vasi sanguigni) che avviene in modo aberrante e risulta collegata anche alla espressione di alcune proteine di membrana cellulare tra cui VEGFA (Vascular endothelial growth factor A);- l’iperattivazione (eccessiva attivazione) di una proteina cellulare chiamata MET.
Che cosa è stato fatto
Cabozantinib è un farmaco biologico, utilizzato negli ultimi anni in alcuni tipi di tumori solidi (prostata, rene, GIST), che agisce inibendo l’attivazione di VEGFA e di MET.Questo suo meccanismo d’azione ha costituito un forte razionale per valutare il suo possibile impiego anche in pazienti con osteosarcoma e sarcoma di Ewing.
CABONE è lo studio clinico, di fase 2, a braccio singolo (studio non randomizzato ), condotto in 10 centri nell’ambito del Gruppo Sarcomi Francese (FSG), e pubblicato nel febbraio scorso, con la finalità d’indagare l’attività di cabozantinib in pazienti di età maggiore o uguale a 12 anni, affetti da sarcoma di Ewing e osteosarcoma avanzato. In particolare l’end point primario per il sarcoma di Ewing è stato quello di valutare la risposta obittiva a 6 mesi dall’inizio del trattamento; nell’osteosarcoma, l’end point è stato duplice: la risposta obiettiva a 6 mesi e la non progressione di malattia a 6 mesiTra l’aprile 2015 e il luglio 2018, 90 pazienti (45 con sarcoma di Ewing e 45 con osteosarcoma) sono stati arruolati in questo studio.
Qual è il principale risultato
Più del 70% dei pazienti con sarcoma di Ewing ha ottenuto un controllo della malattia, con un 26% (10 su 39 pazienti) di risposte obiettive al trattamento entro 6 mesi dall’inizio della terapia; inoltre 19 su 42 pazienti (45%) con osteosarcoma hanno ottenuto un controllo della malattia in corso di trattamento.Buono il profilo di tossicità del farmaco.
Perché è importante questo lavoro e quali le possibili ricadute
Il cabozantinib può rappresentare una valida opzione terapeutica per pazienti con sarcoma di Ewing avanzato o con osteosarcoma e la sua efficacia merita di essere confermata con ulteriori studi clinici.