Sarcoma di Ewing: EEC e Associazione Paola uniti nella formazione e nella ricerca

27 aprile 2018


Il Consorzio Euro Ewing (EEC) è un network europeo dei gruppi di ricercatori e clinici maggiormente impegnati a migliorare il trattamento e la sopravvivenza di pazienti affetti da sarcomi della famiglia Ewing (ES), che coinvolge anche le associazioni di pazienti più attive nell’area dei sarcomi a livello europeo. Tra queste l’Associazione Paola per i tumori muscolo-scheletrici Onlus, che ha finanziato per l’anno 2017-2018 le spese a favore di due giovani ricercatrici per la formazione in laboratori e centri di riferimento europei nella ricerca e trattamento del sarcoma di Ewing.Ornella Gonzato, presidente dell’Associazione Paola, afferma: “La formazione specialistica sui sarcomi è una delle aree necessarie su cui intervenire e va sostenuta affinché la non conoscenza dovuta alla rarità della malattia non causi errori diagnostici e terapeutici a carico dei pazienti. L’idea è quella di promuovere lo sviluppo di ‘fellowship’ – intese come strumento educativo all’interno di specifici network – per ottenere un mutuo beneficio, sia per il singolo ricercatore sia per la rete, amplificando il risultato in termini di maggiore conoscenza. Le due giovani ricercatrici, la dottoressa Farina Hellmann e la dottoressa Sarah Bosma, che hanno ottenuto il premio avranno così modo di approfondire le proprie ricerche in due importanti centri europei del network sarcomi”.Il programma di attività integrate clinico-scientifiche dell’EEC è finanziato dall’Unione Europea (FP7) e comprende la progettazione, la conduzione e la valutazione di ampi studi clinici internazionali che, per la loro natura e dimensioni, mirano a consentire l’accesso al maggior numero di pazienti possibile. Sono due gli studi clinici alla base del programma: Euro Ewing 2012 e rEECur, entrambi finalizzati a valutare l’efficacia di differenti trattamenti chemioterapici. In particolare, l’Italia partecipa allo studio rEECur, attualmente in corso di reclutamento di pazienti. Lo studio mira a comparare quattro diversi regimi di trattamento chemioterapico – chiamati ‘bracci’ dello studio – con l’obiettivo di individuare il regime ottimale, valutandone tossicità ed efficacia, in pazienti con sarcoma di Ewing in ricaduta o resistente alla terapia.



I pazienti che parteciperanno allo studio saranno randomizzati in uno dei seguenti trattamenti chemioterapici:- Topotecan e Ciclofosfamide (TC): almeno 6 cicli di trattamento, ciascuno di 5 giorni, ogni 3 settimane. Completato il sesto ciclo, il trattamento potrà proseguire per ulteriori cicli o altri trattamenti.Topotecan è un farmaco che agisce bloccando un enzima chiamato topoisomerasi I, che viene usato dalle cellule quando si dividono e crescono. Bloccando l’azione dell’enzima, Topotecan danneggia il DNA delle cellule del tumore che muoiono; Ciclofosfamide è un farmaco che appartiene alla famiglia degli agenti ‘alchilanti’, ovvero sostanze che si legano al DNA- il codice genetico presente in ogni cellula che controlla tutto ciò che la cellula fa. Il legame della ciclofosfamide al DNA impedisce la sua duplicazione e quindi la divisione della cellula.- Irinotecan e Temozolomide (TMIRI): almeno 6 cicli di trattamento, ciascuno di 5 giorni, ogni 3 settimane. Completato il sesto ciclo, il trattamento potrà proseguire per ulteriori cicli o altri ulteriori trattamenti.Irinotecan è un farmaco che (come Topotecan) agisce bloccando l’enzima topoisomerasi I. Temozolomide è un farmaco che appartiene alla famiglia degli agenti alchilanti (come Ciclofosfamide) che si legano al DNA.- Gemcitabina e Docetaxel (GD): almeno 6 cicli di trattamento; ogni 3 settimane con la somministrazione in un giorno della prima settimana e in uno della seconda, per 6 volte. Completato il sesto ciclo, il trattamento potrà proseguire per ulteriori cicli o altri ulteriori trattamenti.Gemcitabina è un farmaco con azione 'antimetabolica' che agisce sulle cellule impedendo la sintesi del DNA e quindi la duplicazione; Docetaxel è un farmaco che agisce impedendo alle cellule di dividersi in due, ostacolando così la crescita del tumore.- Ifosfamide (IFOS): almeno 4 cicli di trattamento, ciascuno di 5 giorni, ogni 3 settimane. Completato il quarto ciclo, il trattamento potrà proseguire per ulteriori cicli.Ifosfamide è un farmaco che agisce legandosi al DNA ostacolandone la sua duplicazione; in tal modo impedisce alle cellule di dividersi e crescere.



“Il sarcoma di Ewing è una malattia molto rara; il numero dei pazienti a livello di ogni singolo Paese è scarso e non consente di condurre studi in modo efficace, con la duplice finalità di migliorare il trattamento e conoscere maggiormente la malattia. La ricerca necessita di molti campioni biologici su cui poter condurre nuove analisi e indagini per cercare come poter diagnosticare, trattare e monitorare meglio i pazienti durante la malattia. Solo attraverso collaborazioni internazionali di questo tipo è possibile affrontare la sfida della scarsità dei numeri e di tutto quanto a essa collegato nell’interesse degli attuali e futuri pazienti”, conclude Ornella Gonzato. (ps)

Per maggiori informazioni
http://www.euroewing.eu
http://www.euroewing.eu/clinical-trials/ee2012-trial
http://www.euroewing.eu/clinical-trials/reecur
http://www.italiansarcomagroup.org/wp-content/uploads/2015/06/rEECur.pdf
http://www.associazionepaola.it
https://www.retesarcoma.it/ricerca-sul-sarcoma/studi-clinici/chemioterapia-sarcoma-ewing-ricaduta-resistente

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